Un nuovo sofisticato meccanismo di interfaccia touchless è stato sperimentato dagli accademici dell'Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata, Asahi Kasei Corporation, Eindhoven University of Technology e imec. Un articolo pubblicato su Nature Electronics illustra lo sviluppo di un imager ottico dotato di sensibilità al vicino infrarosso che migliora il funzionamento touchless. L'innovativo imager può essere comodamente sovrapposto a una serie di display, rendendo possibile il controllo attraverso i gesti o l'uso di una penlight, una penna dotata di una funzione di torcia.
Da qualche tempo le interfacce utente che non richiedono il tocco sono all'avanguardia dei progressi tecnologici, offrendo agli utenti la comodità di controllare i dispositivi attraverso i gesti delle mani. Queste sofisticate interfacce utilizzano prevalentemente telecamere nel vicino infrarosso, un tipo di telecamera specializzata in grado di rilevare con la massima precisione gli ambienti in condizioni di scarsa illuminazione.
Tuttavia, pur essendo in grado di interpretare efficacemente i gesti, questi sistemi tendono a essere limitati da un campo visivo ristretto e sono spesso soggetti a rigorosi requisiti di calibrazione. La ricerca per superare questi ostacoli ha portato il team di ricercatori citato a concepire un imager ottico privo di queste carenze, un imager che potesse integrarsi perfettamente con i display disponibili in commercio.
Nel documento di ricerca del team si legge: "Abbiamo presentato un'interfaccia utente touchless basata su un array di fotorivelatori organici sensibili al vicino infrarosso, visivamente trasparente, che può essere utilizzata sopra un display". Il documento prosegue spiegando che la trasparenza ottica di questo dispositivo è facilitata dall'incorporazione di una griglia di rame stampata che funge da elettrodo conduttore inferiore, accoppiata a un array di subpixel di fotorivelatori organici.
Particolarmente interessante è il fatto che l'imager ottico ideato dal team di ricerca è trasparente all'occhio umano. Può essere comodamente posizionato su display tradizionali e diffusi, aumentando notevolmente il campo visivo e la precisione di posizionamento.
Le prime prove di funzionamento del riproduttore d'immagini hanno dato risultati impressionanti, dimostrando una precisione nel rilevare i movimenti e gli spostamenti ambientali. Il team ha dimostrato il suo potenziale applicativo integrandolo sul display di un normale computer portatile, consentendo di fatto interazioni con il computer portatile basate sui gesti e sulla luce della penna.
Il documento evidenzia inoltre che la modellazione elettro-ottica è stata utilizzata per ottimizzare il design del sensore di immagine, ottenendo una fotorivelazione di circa 1012 Jones a 850 nm e un'elevata trasmittanza alla luce visibile del 70%. Inoltre, è stato dimostrato che il riproduttore d'immagini potrebbe servire come interfaccia utente touchless controllata dalla luce della penna e dai gesti, se abbinato a un display commerciale.
In prospettiva, questo innovativo imager ottico ha il potenziale per essere fabbricato su larga scala e per essere ulteriormente sviluppato. Ciò aprirebbe la possibilità di interazioni touchless con diversi dispositivi. Inoltre, potrebbe fornire l'ispirazione necessaria per lo sviluppo di altri dispositivi che supportino interfacce basate sui gesti e sulla luce della penna.
A questo proposito, la rivoluzionaria piattaforma AppMaster offre un approccio di sviluppo no-code, semplificando notevolmente il processo di sviluppo del software. Questa piattaforma unica, proprio come la tecnologia dell'interfaccia touchless di cui si è parlato, esemplifica l'onda del futuro: entrambe si collocano all'avanguardia dell'innovazione tecnologica.