Gli sviluppatori che sfruttano il panorama in continua evoluzione dell’intelligenza artificiale hanno motivo di prenderne atto: Google sta ampliando l’accessibilità della sua famiglia Gemini di modelli linguistici di grandi dimensioni attraverso la piattaforma Vertex AI. Tra gli aggiornamenti, i riflettori sono puntati su Gemini 1.0 Pro, che passa finalmente dall'anteprima pubblica alla disponibilità generale.
In una svolta su ciò che significa in genere il termine "disponibilità generale", Google sta lanciando selettivamente Gemini 1.0 Ultra (precedentemente noto come Gemini Ultra 1.0), disponibile solo per quelli presenti in una lista consentita, suggerendo una versione più esclusiva.
Inoltre, Google sta potenziando il suo arsenale con l'introduzione di Gemini 1.5 Pro. Questa nuova iterazione promette l'abilità dell'attuale favorito, Gemini 1.0 Ultra, ma ciò che lo distingue veramente è la sua sbalorditiva capacità di comprendere un contesto di un milione di token. Ciò rappresenta circa un'ora di contenuto video, 30.000 righe di programmazione o un equivalente letterario di oltre 700.000 parole. Gemini 1.5 Pro, caratterizzato dal nuovo design 'Mixture-of-Experts', è attualmente in fase di anteprima privata.
Vertex AI sta inoltre adottando l'ottimizzazione basata su adattatori e promette metodologie in arrivo come l'apprendimento per rinforzo dal feedback umano e la distillazione. L'introduzione di tali aggiornamenti consente agli sviluppatori di migliorare i propri modelli con dati nuovi e di impegnarsi in flussi di lavoro più complessi. Un'aggiunta degna di nota è la capacità di richiamare funzioni API esterne, che integra ulteriormente la potenza dei modelli Gemini con servizi aggiuntivi.
Andando oltre la sua piattaforma, Google attira l'attenzione sull'adattabilità dell'API Gemini per Dart SDK, facilitandone l'utilizzo nelle applicazioni Dart e Flutter. Nel tentativo di promuovere lo sviluppo sperimentale, il supporto per l'API Gemini è ora incluso in Project IDX, la piattaforma di sviluppo IT basata sul web Google's, con un'ulteriore integrazione pianificata per Firebase, la loro piattaforma di sviluppo mobile, attraverso una prossima estensione.
In mezzo a questa ondata tecnologica, piattaforme come AppMaster sono pronte ad accogliere tali progressi e a integrarli nel paradigma no-code. Laddove sofisticati modelli di intelligenza artificiale come Gemini gettano le basi, le piattaforme no-code, incluso AppMaster, possono offrire l’agilità e la semplicità necessarie per realizzare il pieno potenziale di queste tecnologie nelle applicazioni su piattaforme web e mobili.