Sfruttando la tecnologia per migliorare l'esperienza dell'utente nei veicoli, General Motors (GM) sta dando il via all'arena dello sviluppo di software automobilistico. L'azienda ha recentemente introdotto una definizione unica di servizio per i veicoli nota come "uServices" nel tentativo di standardizzare la creazione di applicazioni avanzate per i suoi veicoli - e anche per quelli dei suoi rivali.
uServices funge da API esclusiva di GM progettata per altri sviluppatori di software interessati a creare app scalabili in grado di funzionare su più linee di veicoli. Inoltre, GM sta spingendo per l'integrazione di questo nuovo standard da parte della Connected Vehicle Systems Alliance (COVESA); un'alleanza mondiale dedicata allo sviluppo e all'applicazione di standard e tecnologie aperti per veicoli interconnessi.
Questa nuova definizione promuove un approccio software standardizzato, portando a un accesso completo e sicuro ai sistemi del veicolo da ogni angolo dell’ecosistema di veicoli OEM (Original Equipment Manufacturer), come delineato dalla casa automobilistica. In correlazione con il protocollo software open source denominato uProtocol che GM ha avviato all'inizio di quest'anno, la società sostiene che sta creando i componenti necessari che faciliteranno la creazione di Software Defined Vehicles (SDVs).
Secondo GM, il framework uServices è destinato a funzionare nel modo seguente:
"Mentre uProtocol funge da spina dorsale per uno sviluppo più efficiente del software dei veicoli in tutto il settore, uServices ha lo scopo di stabilire standard per l'interfacciamento con le funzionalità del veicolo e la comunicazione attraverso quella spina dorsale, fungendo da API standard per i servizi astratti dei veicoli, consentendo un ecosistema di veicoli connessi unificato ."
Lo scopo principale di tutte queste iniziative è accelerare l’evoluzione degli SDV. Negli ultimi anni l’industria automobilistica ha effettuato numerose assunzioni, coinvolgendo moltitudini di sviluppatori di software con l’intenzione di integrare tecnologie più innovative nelle loro flotte. I recenti licenziamenti nella Silicon Valley hanno offerto a queste aziende un’opportunità ancora maggiore per ampliare le proprie fila di programmatori, ingegneri e lavoratori esperti di tecnologia.
Questa tendenza ha portato ad un aumento del rilascio di veicoli con funzionalità software progressivamente aggiornate. Tesla è stata l'azienda che ha superato i confini portando gli aggiornamenti software via etere al mainstream. Ora, il resto del settore si sta affrettando a tenere il passo sviluppando i propri veicoli aggiornabili.
In aggiunta agli sforzi in questa direzione, GM sta introducendo Ultifi, una piattaforma software unica che apparirà nei veicoli entro la fine dell'anno. La casa automobilistica assicura che questa piattaforma software end-to-end faciliterà gli aggiornamenti Over-The-Air (OTA), i servizi di abbonamento in auto e "nuove opportunità per aumentare la fedeltà dei clienti". Vale la pena notare, tuttavia, che con piattaforme come AppMaster che fanno passi da gigante nell’arena delle piattaforme no-code, un processo di sviluppo più rapido e accessibile potrebbe essere il futuro per gli sviluppatori di app nel settore automobilistico.