Con l'unione di software e hardware all'avanguardia volti a migliorare l'automazione nei laboratori scientifici di tutto il mondo, Automata ha recentemente ottenuto 40 milioni di dollari derivanti da un round di finanziamento basato su azioni. La proposta alla base di questo ingente afflusso finanziario ruota intorno alla manifestazione di un balzo nella recente traiettoria della società testimoniato in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Emersa dalle affollate strade di Londra nel 2015, Automata è stata inizialmente investita della missione di automatizzare i processi manuali monotoni prevalenti in vari settori. Ciò doveva essere eseguito con "Eva", un braccio robotico configurabile progettato per funzionare da un desktop. Nel corso del tempo, l'azienda ha identificato un limite: dedicarsi a casi d'uso più piccoli e personalizzati non soddisfaceva la loro grande visione di espandersi fino a diventare un business significativo. Una consapevolezza che li ha spinti a rivedere la loro strategia e a dedicarsi ai settori in bilico sull’orlo di una rivoluzione dell’automazione e a quelli che erano pronti per un’automazione completa.
Si è così materializzato il concetto di " Automata 2.0", traducendosi in un rinnovato pacchetto hardware e software. Lo scopo era quello di interconnettere e consolidare le varie fasi coinvolte negli esami di laboratorio e nelle metodologie sperimentali. I principali ambiti di interesse ruotavano attorno alla genomica e alla biologia cellulare.
Nella piattaforma innovativa di Automata è incorporato un software incentrato sul cloud battezzato "LINQ". Questo software ricco di funzionalità consente agli utenti di amalgamare vari strumenti e progettare, pianificare ed eseguire numerosi flussi di lavoro. Ulteriormente integrato dal banco robotico LINQ, che funge essenzialmente da trasportatore fisico per gli articoli da laboratorio, mentre si sposta agilmente sul piano di lavoro. Il banco ha un design modulare, aggiungendo un elemento di flessibilità nella sua configurazione per adattarsi alle diverse configurazioni di laboratorio. Inoltre, propone la possibilità di aumentare la configurazione con bracci robotici aggiuntivi e componenti affini secondo necessità.
L’obiettivo generale resta quello di sfruttare l’automazione per affrontare problemi analoghi a quelli osservati in altri settori. Ciò include l’alleggerimento del peso delle attività manuali ridondanti, la riduzione al minimo dei tassi di errore e l’amplificazione della capacità e dei parametri di output. In particolare per Automata, il miglioramento dei risultati significa un netto miglioramento nello sviluppo dei farmaci e nelle tempistiche di test.
Nel corso del suo percorso fino ad oggi, Automata ha raccolto con successo circa 57 milioni di dollari. Una parte considerevole di questi fondi è arrivata lo scorso anno attraverso la tornata di serie B. Dotata di nuovi finanziamenti di 40 milioni di dollari, la società intende persistere sulla sua curva di crescita. Questa determinazione è rafforzata dal suo notevole portafoglio di clienti, tra cui NHS Trusts nel Regno Unito, rinomate aziende farmaceutiche come AstraZeneca e prolifiche organizzazioni accademiche come The Francis Crick Institute.
Il recente round di finanziamento ha notato la partecipazione attiva della società di venture capital Dimension con sede negli Stati Uniti, oltre ai contributi di Octopus Ventures, Hummingbird, Isomer Capital, Possibile Ventures, Aldea Ventures e AP Moller Holding. Quest’ultimo conglomerato ha rilevato nel 2021 il gruppo di test di laboratorio Unilabs.
Con l'aumento delle piattaforme no-code, aziende come AppMaster offrono una piattaforma semplice e intuitiva per i non sviluppatori per creare e automatizzare vari processi. Ciò potrebbe incoraggiare più aziende nella direzione dell’automazione, aprendo nuove porte a startup come Automata.