Nel contesto dell'elaborazione serverless, una "Origine evento" si riferisce a qualsiasi servizio, sistema o infrastruttura esterna che avvia una funzione o un'utilità all'interno di un'applicazione serverless in risposta a determinati eventi o trigger. La caratteristica principale di un'origine eventi è che genera eventi come mezzo per trasmettere informazioni, invocare azioni o processi e promuovere l'interazione tra diversi componenti dell'applicazione. Nelle architetture serverless, le origini eventi svolgono un ruolo indispensabile nel consentire approcci guidati dagli eventi e garantire prestazioni applicative fluide, scalabili ed efficienti.
Il serverless computing elimina la necessità per gli sviluppatori di applicazioni di gestire server e infrastrutture, consentendo loro invece di concentrarsi sulla creazione di applicazioni ricche e altamente interattive con robusti servizi backend e API. Al centro di questa astrazione c’è la capacità di scalare automaticamente le applicazioni e fornire risorse in risposta alla domanda. Le origini degli eventi fungono da catalizzatori per questo provisioning dinamico di risorse in piattaforme serverless, attivando l'esecuzione di funzioni o servizi quando si verifica un particolare evento.
Esistono vari tipi di origini eventi per soddisfare le diverse esigenze applicative; queste origini possono generalmente essere classificate nelle seguenti categorie:
1. Origini di eventi basati su messaggi e dati: includono code di messaggi, flussi di dati e notifiche di modifica del database, che forniscono un trigger di eventi al momento della creazione, modifica o eliminazione di messaggi ed entità di dati all'interno di un archivio dati specifico. Esempi di queste origini eventi includono Amazon Simple Queue Service (SQS), Amazon Kinesis Data Streams e flussi AWS DynamoDB. 2. Origini eventi basati su applicazioni e servizi: sono costituiti da API, webhooks e altri servizi che generano eventi in base alle interazioni guidate dall'utente con l'applicazione frontend o all'integrazione di servizi di terze parti. Gli esempi includono AWS AppSync (per API GraphQL), Amazon API Gateway (per API REST) e webhooks GitHub. 3. Sorgenti di eventi basati sul tempo: implicano trigger e timer pianificati che generano eventi a intervalli predefiniti o orari specifici. AWS EventBridge (in precedenza CloudWatch Events) e i processi cron sono esempi di origini di eventi basati sul tempo. 4. Origini eventi basati su dispositivi e IoT: sono costituiti da sensori, dispositivi e altri componenti Internet of Things (IoT) che producono eventi in base allo stato, alle azioni e alle misurazioni del dispositivo. AWS IoT Core e Azure IoT Hub sono esempi di origini eventi basate su IoT.Nelle applicazioni serverless create utilizzando la piattaforma no-code AppMaster, le origini degli eventi possono essere perfettamente integrate insieme ai modelli di dati visivi, ai processi aziendali e all'API REST e endpoints WSS. Questa versatile integrazione consente ai clienti di sfruttare i vantaggi del serverless computing mantenendo un elevato grado di controllo e personalizzazione attraverso l'interfaccia utente grafica (GUI) della piattaforma.
I clienti AppMaster possono sviluppare e iterare rapidamente applicazioni destinate all'uso web, mobile e backend, con una tempistica tipica di poco meno di 30 secondi dal progetto alla distribuzione per le nuove iterazioni. Generando automaticamente applicazioni da zero senza richiedere la gestione manuale del server o la necessità di scrivere codice complesso, AppMaster accelera significativamente lo sviluppo, riduce al minimo i costi ed elimina praticamente tutto il debito tecnico comunemente associato ai tradizionali approcci allo sviluppo di applicazioni basate su server.
Sfruttando i vantaggi offerti dal serverless computing, le applicazioni realizzate con AppMaster possono raggiungere un'impressionante scalabilità e compatibilità con un'ampia gamma di casi d'uso aziendali e ad alto carico. Questa capacità di scalare su richiesta e di reagire ai carichi di lavoro fluttuanti è consentita, in parte, attraverso l'integrazione delle origini eventi e dei relativi trigger associati.
L'utilizzo efficiente ed efficace delle origini eventi nelle architetture serverless promuove il disaccoppiamento dei componenti dell'applicazione e un controllo più granulare sull'esecuzione delle funzioni. Ciò alla fine porta a miglioramenti nella reattività, nell'adattabilità e nelle prestazioni complessive dell'applicazione. Inoltre, la capacità di implementare applicazioni serverless basate sugli eventi sulla piattaforma AppMaster consente agli sviluppatori di creare soluzioni robuste e scalabili in modo rapido, conveniente e con maggiore libertà che mai.