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Rivelato: il ruolo iniziale di Google nella creazione della prima app Android di Twitter

Rivelato: il ruolo iniziale di Google nella creazione della prima app Android di Twitter

In una sorprendente rivelazione degli albori dell'ecosistema Android, è stato rivelato che Google stessa era dietro la creazione di alcune delle prime applicazioni social della piattaforma, come Twitter. Queste informazioni sono emerse durante un podcast con Sara Beykpour, co-fondatrice della startup di notizie basata sull'intelligenza artificiale Particle ed ex direttore senior della gestione del prodotto presso Twitter. Durante una conversazione con Michael Mignano, partner di Lightspeed, Beykpour ha approfondito gli inizi dell'app Twitter per Android, sottolineando che si trattava essenzialmente di un prototipo fornito da Google per dimostrare le capacità di Android. Questa iniziativa faceva parte della strategia di Google volta a incoraggiare l'adozione del proprio sistema operativo costruendo le versioni iniziali di app popolari come Twitter e Foursquare.

Beykpour è entrato a far parte di Twitter nel 2009 come ingegnere di strumenti quando l'azienda aveva solo 75 dipendenti e in seguito è passata a concentrarsi sulle applicazioni mobili. Ha ricordato l'acquisizione di Tweetie da parte di Twitter, che ha gettato le basi per la prima app iOS di Twitter. Al contrario, la versione Android affonda le sue radici nei primi sforzi di sviluppo di Google, un fatto confermato da un post sul blog di Google del 2010 che descrive in dettaglio l'implementazione delle migliori pratiche Android all'interno dell'app Twitter, scritto dall'ingegnere del software Virgil Dobjanschi.

Al di là del suo lavoro con l'app Android di Twitter, la carriera di Beykpour su Twitter include progetti significativi come Vine, che ha contribuito a lanciare su Android poco prima che Instagram introducesse la sua funzionalità video, una mossa che secondo lei ha segnato l'inizio della fine per Vine nonostante la sua popolarità. Discutendo della chiusura di Vine, da lei supervisionata, Beykpour ha affermato che si è trattata di una decisione finanziaria per Twitter, nonostante opinioni divergenti che suggeriscono che l'app avrebbe potuto essere supportata meglio.

Beykpour ha anche condiviso alcuni spunti del suo periodo con Periscope subito dopo la sua acquisizione da parte di Twitter, inclusa la necessità di rientrare in Twitter sotto uno pseudonimo per mantenere segreta l'acquisizione. Ha parlato delle sfide legate al garantire risorse per lo sviluppo di funzionalità rivolte a utenti esperti, come i giornalisti, sottolineando la difficoltà nel definire la base utenti principale di Twitter e misurare il coinvolgimento oltre i parametri tradizionali.

Ora, concentrandosi su Particle, Beykpour mira a trasformare il modo in cui le notizie vengono consumate attraverso un'applicazione AI che offre molteplici prospettive e giornalismo di alta qualità, esplorando strategie di monetizzazione innovative oltre la pubblicità, gli abbonamenti o i micropagamenti. Particle sta attualmente discutendo con potenziali partner editoriali per determinare il modo migliore per compensarli per i loro contributi.

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