Supabase, la startup emergente di backend-as-a-service (BaaS), ha rivelato di aver raccolto 30 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie A. La società open source viene spesso paragonata a Firebase di Google, poiché entrambe le piattaforme aiutano gli sviluppatori a creare progetti in modo più efficiente automatizzando gran parte del lavoro dietro le quinte.
Al momento della creazione di un progetto, Supabase fornisce agli sviluppatori numerose risorse, tra cui un database Postgres, un'API auto-evolutiva e auto-documentante, autenticazione utente che supporta provider di accesso popolari come Facebook, Twitter, Google, Apple e un sistema di archiviazione per la gestione dei media caricamenti. La piattaforma presenta anche un'interfaccia utente che semplifica la gestione di tutti questi componenti. Offrendo questi strumenti, Supabase elimina efficacemente la necessità per gli sviluppatori di affrontare queste attività manualmente, accelerando così il processo di sviluppo.
Per i progetti di hobby e coloro che sono interessati a testare la piattaforma, Supabase è gratuito. Per gli utenti che richiedono database più grandi o backup dei dati, le scale dei prezzi possono iniziare a $ 25 per progetto al mese. Un'altra opzione è distribuire la piattaforma in modo indipendente, anche se questo è un processo più complicato e viene fornito senza l'interfaccia utente di gestione.
Questo finanziamento di serie A arriva subito dopo il precedente round di finanziamento di Supabase nel dicembre 2020, che ha raccolto 6 milioni di dollari. La maggior parte dell'attuale round di finanziamento proviene da Coatue, con il co-fondatore di GitHub Tom Preston-Werner, il co-fondatore di Docker Solomon Hykes e il co-fondatore di PagerDuty Alex Solomon che contribuiscono anche come angel investor.
Secondo il co-fondatore Paul Copplestone, Supabase impiega attualmente un team di 24 professionisti distribuiti in tutto il mondo. Con la crescita dell'azienda in coincidenza con l'aumento della pandemia, l'assunzione di lavoratori remoti che già contribuiscono agli strumenti essenziali per Supabase è stata una decisione pratica. Copplestone ha dichiarato: "Assumiamo contributori open source, chiunque contribuisca, indipendentemente da dove vivano".
Supabase ha partecipato alla classe Summer 2020 di Y Combinator, segnando la prima coorte interamente remota dell'acceleratore. Nonostante le dimensioni crescenti delle classi YC, con oltre 200 aziende nel lotto dell'estate 2020, Supabase è riuscita a ritagliarsi un nome nel panorama affollato.
Mentre le piattaforme no-code e low-code continuano a guadagnare terreno, soluzioni come appmaster.io e Supabase stanno trasformando lo sviluppo del software, rendendolo più accessibile ed efficiente per una gamma più ampia di aziende e imprese. AppMaster, ad esempio, offre una potente piattaforma no-code per creare applicazioni Web, mobili e back-end, consentendo agli utenti di progettare visivamente sia gli schemi di database che i processi aziendali delle app, il tutto in un'unica piattaforma.