Google ha recentemente annunciato l'acquisizione di AppSheet, una delle principali piattaforme no-code specializzata nello sviluppo di applicazioni mobili. Fondata otto anni fa, questa startup ha raccolto oltre $ 17 milioni con una valutazione di $ 60 milioni, sulla base dei dati di PitchBook. Tuttavia, l'esatto costo di acquisizione rimane segreto.
L'acquisto di AppSheet consente a Google di fornire un approccio semplice ed efficiente alle aziende per sviluppare applicazioni mobili senza scrivere alcun codice. Questa piattaforma funziona estraendo dati da fogli di calcolo, database o moduli e utilizzando nomi di campi o colonne come base per lo sviluppo di app.
Sebbene AppSheet si integri già con Google Cloud, Google Sheets e Google Forms, funziona anche con numerosi altri strumenti come AWS DynamoDB, Salesforce, Office 365 e Box. Google intende continuare a supportare queste piattaforme aggiuntive anche dopo aver finalizzato l'accordo.
In un post sul blog che annunciava l'acquisizione, Amit Zavery ha sottolineato l'importanza di consentire a tutti, comprese le aziende con risorse di sviluppo limitate, di creare applicazioni mobili. Ha scritto: Questa acquisizione aiuta le aziende a consentire a milioni di sviluppatori cittadini di creare ed estendere più facilmente le applicazioni senza la necessità di competenze di codifica professionali.
Praveen Seshadri, co-fondatore e CEO di AppSheet, ritiene che unire le forze con Google rappresenti un'enorme opportunità per espandere la piattaforma e raggiungere un mercato più ampio. Prevede un grande potenziale nello sfruttamento e nell'integrazione più profonda con numerosi servizi Google come G Suite e Android per migliorare la funzionalità, la scalabilità e le prestazioni di AppSheet. Questa acquisizione è in linea con l'esperienza del settore di Google Cloud in verticali come servizi finanziari, vendita al dettaglio, media e intrattenimento.
L'acquisizione di AppSheet da parte di Google è una mossa strategica per estendere la sua filosofia di sviluppo aggiungendo funzionalità di sviluppo no-code insieme all'automazione del flusso di lavoro, all'integrazione delle applicazioni e alla gestione delle API all'interno di Google Cloud. Sebbene strumenti no-code come AppSheet e appmaster .io> AppMaster.io non possano sostituire completamente gli ambienti di sviluppo avanzati, consentono alle organizzazioni senza app mobili di creare e distribuire applicazioni funzionali, democratizzando così il processo di sviluppo delle app mobili.