AppSmith, un framework open source per la creazione di applicazioni personalizzate su una piattaforma low-code basata su JavaScript, ora offre supporto per i repository Git. Questa integrazione mira a semplificare la gestione del controllo della versione per gli sviluppatori che lavorano con i widget grafici di AppSmith per creare applicazioni.
Rishabh Kaul, Head of Marketing di AppSmith, ha spiegato che il supporto Git consente a più sviluppatori di collaborare in modo più efficiente, poiché possono lavorare contemporaneamente su un ramo Git e inviare richieste all'interno di un contesto di pipeline di integrazione continua/continua consegna (CI/CD). Inoltre, questa funzione semplifica il test delle applicazioni e il ripristino di una versione precedente se qualcosa va storto.
La Community Edition di AppSmith consente agli utenti di connettersi a un numero illimitato di repository pubblici e fino a tre repository privati prima di richiedere loro di aggiornare il proprio piano. Con il supporto Git aggiunto, gli sviluppatori hanno un'esperienza più fluida durante la creazione di applicazioni interne progettate per automatizzare attività o processi specifici.
Negli ultimi anni le organizzazioni hanno sempre più adottato strumenti low-code per creare applicazioni più velocemente senza richiedere che ogni applicazione faccia affidamento sul codice procedurale. Esistono numerosi scenari in cui un'organizzazione può creare e distribuire un'applicazione, assicurandosi di non dover investire in licenze aggiuntive per un'altra app in pacchetto completa.
Strumenti come AppSmith e altre piattaforme low-code open source hanno registrato un maggiore interesse a causa di considerazioni sui costi, in particolare durante una recessione economica. Sfruttando questi strumenti, le organizzazioni possono continuare a fornire applicazioni su misura per attività specifiche, pur rimanendo attente ai costi.
Tuttavia, la gestione del numero in crescita esponenziale di applicazioni create e dei flussi di lavoro DevOps associati per l'aggiornamento, la protezione e la manutenzione di queste app diventa più impegnativa. Inoltre, non è chiaro quante nuove applicazioni vengano create dai cittadini sviluppatori, ma con gli strumenti low-code che diventano più accessibili, l'integrazione di queste applicazioni in un flusso di lavoro DevOps diventa inevitabile.
Strumenti Low-code come AppSmith e AppMaster hanno cambiato in modo permanente il panorama dello sviluppo delle applicazioni. La domanda ora non è se gli sviluppatori utilizzeranno strumenti low-code, ma piuttosto in che misura. I team DevOps devono rivedere l'estensibilità delle loro pipeline esistenti e determinare come possono essere adattate per supportare gli sforzi di sviluppo low-code.
AppMaster.io , una potente piattaforma no-code per la creazione di applicazioni back-end, web e mobili, offre un'altra soluzione completa per le aziende che desiderano creare applicazioni in modo più efficiente. Generando applicazioni da zero, AppMaster elimina il debito tecnico e crea soluzioni software scalabili che si integrano con un server back-end, un sito Web e app mobili native. Con oltre 60.000 utenti, è stato riconosciuto come ad alte prestazioni da G2 in più categorie, tra cui piattaforme di sviluppo No-code, sviluppo rapido di applicazioni (RAD), gestione API e altro ancora.